Immobili Italia: La bolla deve ancora scoppiare ?
L’anno appena concluso, probabilmente verrà ricordato, come l’ultimo anno dove si poteva ancora dichiarare (mentendo) che i prezzi degli immobili in Italia, tutto sommato hanno tenuto.
Il 2013 ci ha lasciato una sequenza di dati negativi sul mercato nostrano in linea con gli andamenti degli ultimi anni.
Il numero delle compravendite, secondo il recente rapporto Ance, ci dice che l’anno si è chiuso con circa 400mila compravendite, confermando una tendenza al ribasso che perdura ormai da 7 anni.
Il picco massimo delle compravendite, fu raggiunto nel 2006 con 869mila, dopo un crescendo continuo, che durava da 1996.
Il dato sulle compravendite è inequivocabilmente lo specchio dello stato di salute del settore e ha fatto emergere le “balle”, che in questi, anni sono state messe in giro ad arte dai propugnatori del bene rifugio numero uno, confermando che i prezzi attuali degli immobili non rispondono alla sempre valida legge, della domanda e dell’offerta.
Il solito balletto di dati tra istituzioni e operatori del settore, conferma il crollo dell’indice dei prezzi delle abitazioni. Sarei personalmente disposto a credere ai più ottimistici dati dell’Istat, ma la realtà è che siamo tornati ai valori di quasi cinquant’anni fa.
Conviene ancora investire nel mattone italiano?
A giudicare dai movimenti in atto sembrerebbe proprio di no.
In 23 anni di finanza, ho imparato che molto spesso, le borse anticipano le future tendenze dei mercati e delle economie e mentre gli indici borsistici nazionali hanno chiuso il 2014 con un importante segno positivo, molte aziende del settore immobiliare, quotate in borsa, dopo i crolli degli scorsi anni, non danno segni di ripresa e non lasciano presagire ipotetiche inversioni di tendenza.
I dati sono confermati anche dal mercato dei mutui,che ogni anno si dimezza rispetto al precedente.
A questo punto, il quesito è d’obbligo:
In futuro, gli immobili in Italia, saranno sempre un buon investimento ?
Facciamo alcune considerazioni …
Una parte importante del mercato immobiliare era movimentato dalle coppie in via di formazione, dal crescente mondo dei separati e dai cittadini stranieri.
Oggi purtroppo non è più così.
I giovani, rimangono a casa con i genitori fino ad una età molto avanzata, le coppie in via di formazione rimandano a tempi migliori i loro progetti di convivenza matrimoniale.
Di figli ne nascono sempre meno e quando ci si separa, frequentemente si torna a vivere con i genitori.
A questi problemi, in parte causati dagli andamenti socio demografici e in parte dal perdurare della crisi, si aggiungono le tassazioni vessatorie, in continuo aumento, una politica fiscale poco chiara e una normativa che non tutela i proprietari.
Quindi, per ritornare alla domanda iniziale:
Gli immobili in Italia,saranno sempre un buon investimento ?
Probabilmente domanda e offerta si allineeranno e conseguentemente gli immobili, oggi in notevole surplus, subiranno una forte contrazione del loro valore,vanificando le aspettative di chi li aveva acquistati con aspettative o valutazioni diverse.
Questa situazione,sta favorendo il mercato immobiliare estero,confermando la passione degli italiani per il mattone.
Gli Italiani che acquistano casa all’estero sono in crescita ad un ritmo del 10% all’anno con circa 25mila transazioni di importo medio di 175.000 euro. Si è creata una vera e propria tendenza dilagante come ci conferma il servizio del TG5 che ho postato in uno dei miei precedenti articoli.
Ricordi cosa è accaduto negli anni del boom immobiliare in Italia?
Vuoi valutare il paese estero dove investire in immobili, più adatto alle tue esigenze ?
Ti interessano rendite garantite e un fisco equo e chiaro ?
Vuoi puntare ad importanti rivalutazioni del tuo immobile?