Immobili in Turchia ? Dieci motivi per un investimento consapevole.
Perché il mercato immobiliare Turco gode di molte attenzioni da parte degli investitori ?
10 motivi per un buon investimento.
Negli ultimi tempi, si sono molto incrementati, i mandati che ho ricevuto per ricercare immobili in Turchia.
Al di là degli aspetti legati alla bellezza della nazione, e quindi a richieste fatte per motivazioni legate prevalentemente a caratteristiche emotive, ho avuto modo di approfondire anche gli aspetti che possono rendere l’acquisto di un immobile in Turchia, un buon investimento.
Sebbene i mercati immobiliari statunitensi ed europei siano stati colpiti dalla recente crisi economica e dalla recessione economica mondiale, il settore immobiliare turco non ha perso vitalità. A dispetto della riduzione della domanda e dell’abbassamento dei prezzi degli immobili che hanno interessato tutta l’Europa, le statistiche realizzate dall’istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu) hanno rivelato che in Turchia il numero di unità abitative vendute negli ultimi anni cresce ad un ritmo che sfiora il 20%, il che è esemplificativo dell’elevato potenziale di crescita del paese nel settore immobiliare.
Secondo un sondaggio condotto dall’associazione degli investitori immobiliari esteri (AFIRE, Association of Foreign Investors in Real Estate) nel 2012 la Turchia è il terzo paese emergente più selezionato per investimenti immobiliari.
Man mano che la Turchia avanza nel percorso verso l’adesione all’UE, le riforme di carattere legislativo introdotte hanno reso gli investimenti nel mercato immobiliare ancora più semplici e redditizi. Gli emendamenti apportati alla legge sul Registro Immobiliare, la legge sulle ipoteche e la modifica delle leggi sulle imposte, sono concepiti per stimolare la competitività del settore immobiliare.
Il settore immobiliare Turco, inoltre, gode di un ottimo potenziale grazie al fattore demografico, che varia di pari passo con il miglioramento della situazione economica. Anche la domanda di uffici e di aree industriali e logistiche dovrebbe subire un rialzo in linea con l’aumento del numero di aziende locali e internazionali.
Settore solido, istituzionalizzato e internazionalizzato grazie a tassi d’inflazione prevedibili e prezzi stabili.
Lasciamoci condizionare dai numeri.
1. UN’ECONOMIA DI SUCCESSO
Il PIL del paese è pari a 790 miliardi di dollari,triplicando negli ultimi 10 anni.
I prestiti destinati al settore immobiliare sono passati da 3,5 miliardi di lire turche nel 2004 a 70 miliardi nel settembre 2012. Si prevede che la quota del PIL turco relativa ai prestiti nel settore immobiliare raggiungerà il 15 % nel 2015.
Nel 2010 la Turchia è stata visitata da 28,5 milioni di turisti, collocandosi al sesto posto tra le mete turistiche più visitate di tutto il mondo. Queste cifre mostrano l’elevato potenziale del settore immobiliare turco in relazione al settore del turismo.
Il numero di moderni centri commerciali è passato da 44 a 284 tra il 2000 e il 2011.Al 16° posto tra le maggiori economie del mondo e al 6° tra i Paesi dell’UE nel 2012 (PIL a PPP, IMF WEO)
2. POPOLAZIONE
Una popolazione di 76 milioni di persone.
Il 60 % della popolazione turca ha un’età inferiore ai 34 anni
Una popolazione con il maggior numero di giovani tra i Paesi europei (Eurostat)
La metà della popolazione ha meno di 30,1 anni (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)
Popolazione giovane, dinamica, istruita e multiculturale
3. UNA FORZA LAVORO QUALIFICATA E COMPETITIVA
Oltre 27 milioni di professionisti giovani, istruiti e motivati alimentano la produttività del lavoro
Circa 600.000 laureati ogni anno provenienti da 170 università (2012, Student Selection and Placement Center-OSYM)
Oltre 700.000 diplomati, di cui circa la metà provenienti da istituti professionali e tecnici (2012, Ministero dell’istruzione nazionale)
4. CLIMA PER GLI INVESTIMENTI LIBERALE E RIFORMISTA
Ambiente imprenditoriale vantaggioso con una media di 6 giorni per costituire una società, contro la media superiore a 12 giorni dei paesi dell’OCSE
Condizioni di investimento altamente competitive.
Solida cultura industriale e dei servizi.
Parità di trattamento per tutti gli investitori.
Più di 33.000 aziende con capitale estero.
Arbitrato internazionale.
Garanzia per i trasferimenti.
5. INFRASTRUTTURE
Infrastrutture tecnologiche nuove e molto sviluppate nel settore dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia.
Infrastrutture per il trasporto marittimo ben sviluppate e a basso costo.
Trasporto ferroviario vantaggioso verso Europa centrale e orientale.
Rotte di trasporto ben definite e sistemi di trasmissione diretta verso la maggior parte dei Paesi dell’UE.
6. UNA POSIZIONE CENTRALE
Un ponte naturale tra gli assi Est-Ovest e Nord-Sud, con sbocchi efficienti ed economici verso i mercati più importanti.
Accesso agevolato a 1,5 miliardi di clienti in Europa, Eurasia, Medio Oriente e Nord Africa.
Accesso ai mercati per un valore di 25 trilioni di dollari del PIL.
7.CORRIDOIO ENERGETICO E TERMINALE PER GLI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI DELL’EUROPA
Un importante terminale e corridoio europeo di collegamento tra Oriente e Occidente per gli approvvigionamenti energetici.
Collocazione vicino a oltre il 70 % delle riserve energetiche primarie del mondo, mentre il principale consumatore di energia, l’Europa, si trova a ovest della Turchia, il che rende il Paese un cardine nel transito energetico e un terminale energetico nella regione.
8. TASSE RIDOTTE E INCENTIVI
Imposta sul reddito delle società ridotta dal 33 al 20 %.
I benefici fiscali e gli incentivi nelle Zone per lo Sviluppo Tecnologico, nelle Zone Industriali e nelle Zone Franche possono includere l’esenzione totale o parziale dall’imposta sul reddito delle società, riduzioni sulla quota di contributi previdenziali per i datori di lavoro e assegnazione di terreni.
Normativa sulle attività di R&S e di sostegno all’innovazione.
Incentivi per investimenti strategici per ridurre le importazioni, per investimenti su larga scala e per investimenti regionali.
9. ACCORDO DI UNIONE DOGANALE CON L’UE DAL 1996
Accordo di unione doganale con l’UE dal 1996 e accordi di libero scambio con 22 Paesi
Altri accordi di libero scambio in corso.
Negoziati di adesione con l’UE.
10. IMPORTANTE MERCATO NAZIONALE
20 milioni di abbonamenti a internet con banda larga nel 2012, rispetto 0,1 milioni del 2002.
68 milioni di abbonati di telefonia cellulare nel 2012, rispetto ai 23 milioni del 2002.
54 milioni di utenti di carte di credito nel 2012, rispetto ai 16 milioni del 2002.
131 milioni di passeggeri aerei nel 2012, rispetto ai 33 milioni del 2002.
31,8 milioni di turisti internazionali nel 2012, rispetto ai 13 milioni del 2002.
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